giovedì 16 settembre 2010

va a cagà in di urtich

VA A CAGA' IN DI URTICH!
Mi piace provocare mio suocero perchè mi manda a cagare nelle ortiche. A volte esagera e specifica "ma quant i spungen!" (ma quando pungono!)
Daphne ogni tanto gli fa il verso: "... E come dice il nonno ... " e ripete il caloroso invito in un dialetto tutto suo.
Adesso che lo sto mettendo nero su bianco mi viene in mente che devo chiedergli se quel "quant" voglia dire che c'è un momento in cui le ortiche non pungono. Sicuramente mi risponderà una cagata, perchè non c'è più tanto con la testa.
Stasera, dopo cena, è particolarmente silenzioso.
Mia suocera -che in quanto a parlare fa la parte di tutti e due- impedisce l'ascolto del telegiornale con i suoi commenti a scopo auto-consolatorio:
"Lè vegnù vecc ancà lu! "(è invecchiato anche lui!)
-Per dovere di cronaca, nell'ordine: Mentana, Bossi, Berlusconi, del quale ha aggiunto che è diventato anche grasso perchè la giacca gli sta stretta, e perfino il Papa (una Devota come lei, che dice che il Santo Padre è VECCHIO e BRUTTO ... Che succede stasera? Cosa le ho dato da mangiare? Non avrò mica fatto casino con le pastiglie!)
Mentre aziono il bollitore per la camomilla della nonna gli chiedo se ne vuole anche lui
-ehh, cià un petèn-
Qualsiasi cosa gli offri da mangiare o da bere, prima fa una faccia come dire assolutamente no, perchè sa che se non si limita il respiro gli fa brutti scherzi, ma poi a mezza voce aggiunge:
-ehh, cià un petèn!-

- cosa cià, peder? è stanco?-
- se, sò strach de fa negot- (sì, sono stanco di far niente)
- è vero, non ha fatto niente tutto il giorno, è proprio diventato un lavativo!-

Mi aspetto un va a cagà in di urtich quant i spungèn, ma niente, Peder non raccoglie. Dopo il peten di camomilla con più zucchero che bevanda solleva dalla sedia il suo corpaccione con una fatica improba, e se ne va a casa trascinando due gambone che ne hanno viste di tutti i colori, così come il suo fisico bestiale. Perchè bestiale? Perchè leggenda narra che quando costruirono questa casa lui aiutava i muratori trasportando due sacchi di cemento da 50 chili, uno per ogni spalla.

Povero Pietro. Non ha fatto altro che lavorare come un mulo tutta la vita, e adesso che non riesce più a far niente non fa che dire:
-la sà dumà ul signur so mai fà de ma per regundes insce!- (lo sa solo il Signore cosa ho mai fatto di male per ridurmi in questo stato)
Passa il tempo a litigare con la moglie, cercare inutilmente di collegare i nomi alle persone, il cervello ai pensieri, i pensieri alle parole, mangiare un peten di questo e di quello e mandare tutti a cagare nelle ortiche.

6 commenti:

  1. non è sempre facile convivere con i vecchietti, ma -come i bambini- quando non ci sono ti mancano. sembra quasi che le loro storie ti aiutano a rivedere meglio la tua vita

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  2. Hai due vecchi da sballo: tuo padre e tuo suocero. Ma che cerchi di più?
    Di tuo padre ti ho già scritto, mi è strasimpatico er vecchietto; questo è troppo forte. Ad ogni mezza parola manda la nuora a cagare. Che bello!
    Dovrò venire dalle tue parti per conoscerli sti vecchietti e farmi spiegare da loro due come si mandano mogli, figlie e nuore " a cagà in di urtich, quant i spungen", senza ricevere di ritorno un piatto sul muso.

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  3. metafisica allo stato puro, interrogativi senili sul nostro divenire e sul rapporto col Creatore.
    le loro storie non mi aiutano affatto. Perchè hai scritto questo post?

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  4. DIDO (non sei l'ex compagno di liceo di mio figlio, spero) perchè ho scritto questo post? ma perchè mi garbava di scriverlo, diamine! e tu perchè fai queste domande?

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  5. IACO, dopo una mattina passata con mio padre al centro trasfusionale, a sentirlo sproloquiare con la dottoressa e un pomeriggio-sera passati coi suoceri (lui sempre più rinco lei sempre più rompi), te lo dò io cosa voglio di più: andare a nanna mandando a cagare nele ortiche tutti i pirla che si esaltano alla possibilità di prolungare la vita fino a 120 anni, dato che l'idea di me novantenne che sta dietro ai miei vecchietti centoventenni mi fa un effetto ... come dire ... tragicomico.

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  6. FRANK. d'accordissimo sulla prima parte, relativizzo sulla seconda e ritorno della tua idea sulla terza. ciao!

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